F1 | Togliere 1 kg costa 250 mila euro, ma si può fare con 25 mila?

Le F1 devono essere sottoposte a cure dimagranti molto costose per rientrare nel peso minimo di 798 kg. Ci sono vetture che eccedono di oltre 10 chili il vincolo FIA (costano circa tre decimi sul tempo al giro a Barcellona) e solo l’Alfa Romeo è in target. La Nanoprom ha sviluppato una vernice che può consentire il risparmio di un chilo (più o meno a seconda delle vettura) con una spesa che sarebbe la decima parte di quella calcolata.

Le squadre di Formula 1 stanno combattendo la guerra del peso. Helmut Marko, consulente Red Bull, ha dichiarato che non si può vincere un mondiale con una monoposto che supera il limite di 798 kg. L’impegno dei tecnici è di far dimagrire le macchine, ben consapevoli che 10 kg valgono tre decimi di secondo su una pista come quella di Barcellona, quanto, insomma, un nuovo pacchetto aerodinamico.

A complicare le cose c’è il budget cap che ha posto a 140 milioni di dollari il limite di spesa della stagione 2022 e, anche gli sviluppi, rientrano nel conteggio, per cui la partita mondiale può essere pesantemente condizionata dalla capacità di introdurre delle novità che possono migliorare le prestazioni con costi sostenibili.

Ci sono team che stanno cercando di sottoporre le proprie monoposto a una dieta dimagrante: su una F1 si tratta di uno degli esercizi più complicati perché per raggiungere un risultato è necessario intervenire su ogni aspetto della macchina, toccando aspetti delicati come l’introduzione di materiali più esotici (fra quelli consentiti) che possono intaccare l’affidabilità, la durata e anche il prezzo.

Secondo un’attendibile valutazione che avevamo raccolto nel paddock, la riduzione di 1 chilogrammo oltre i 798 minimi può costare circa 250 mila euro.

Ebbene squadre importanti stanno valutando di sverniciare parti delle vetture per guadagnare qualche grammo, facendo tornare d’attualità ciò che fece la Mercedes quando Alfred Neubauer, direttore sportivo, il 3 giugno 1934 in occasione dell’ADAC Eifelrennen al Nurburgring decise di togliere il colore bianco dalla Mercedes-Benz W25 perché la vettura eccedeva di 1 chilo il limite fissato di 750 kg dando vita alle “frecce d’argento”, lasciando a vista la carrozzeria in alluminio.

Intanto, merita mettere in evidenza che le monoposto degli Anni ’30 del secolo scorso erano più leggere della F1 di oggi, ma è quanto meno curioso rilevare che più o meno un chilo le attuali vetture potrebbero toglierlo cambiando il tipo di vernice con un costo massimo di 25 mila euro, vale a dire la decima parte di quanto è necessario lavorando sull’alleggerimento delle singole parti della macchina.

Ne abbiamo parlato con Gian Luca Falleti, titolare della Nanoprom, l’azienda di nanotecnologie sassuolese pronta a rientrare in F1 con una vernice derivata dal Polysil: “Intanto non si tratta di una vernice – spiega Falleti – ma di un vetro liquido che non contiene plastica. Si tratta di un prodotto che non brucia e, quindi, migliora la sicurezza delle monoposto. Si applica a freddo per cui non ha bisogno di cicli nel forno, accorciando anche i tempi di applicazione”.

Guardando le carrozzerie delle attuali monoposto il risparmio di peso potrebbe essere leggermente inferiore a un chilo su una macchina come la Ferrari F1-75 che non ha trasparente, ma decisamente superiore su una Red Bull RB18. E come mai nessuno approfitta di queste opportunità che il mercato offre? Il risparmio in termini di soldi è impressionante con un rapporto di uno a dieci o il tema dei costi è solo sabbia che si tira negli occhi?

[Fonte: https://it.motorsport.com/ ]