Nanoprom Chemicals, l’azienda reggiana che sconfigge il Covid con l’innovazione

17 Ottobre 2022

Saranno gli imprenditori e l’innovazione a salvare il mondo. Dopo aver scoperto la storia recente di Nanoprom Chemicals, l’azienda di Casalgande fondata da Gianluca Falleti, su Il Foglio non si può fare a meno di pensarlo. Attiva dal 2000, ha nove dipendenti e si occupa di fare vetrificazioni a freddo, ma anche di produrre vetri particolari per apparecchi tecnologici sofisticati e le vernici più leggere del mondo.

BV-Stop, la vernice anti-Covid di Nanoprom Chemicals

Quando è scoppiata la pandemia, Falletti si è chiesto, da imprenditore, cosa potesse fare per dare una mano. Allora ha deciso di investire ben 330mila euro per costruire uno staff  con un solo obiettivo: inventare qualcosa che mettesse in sicurezza case, uffici e scuola. La Regione Emilia-Romagna, che aveva intravisto le potenzialità del progetto, aveva contribuito investendo ben 70mila euro. L’esito? È nata BV-Stop, la vernice che tiene lontani tuti i virus, batteri e muffe. Possiamo parlare quindi della prima vernice al mondo anti-Covid. Un risultato straordinario.

Come funziona BV-Stop

Si tratta di una vernice trasparente, utilizzabile anche sui tessuti, che non solo non ha odori, ma rimuove anche quelli provocati dai batteri. L’efficacia è quasi istantanea. Dopo trenta minuti dall’applicazione, i batteri sono sconfitti e il virus diventa inerte al 99,9%. Con un litro di BV-Stop si possono proteggere addirittura trenta metri quadrati di superficie, ma non è finita qui. La protezione dura ben cinque anni.

Da un mese questa vernice miracolosa è sul mercato e il brevetto è stato depositato, presto ci saranno notizie. Nel frattempo, iniziano ad arrivare gli acquirenti. Non solo mense aziendali e scuole, ma anche il comune stesso di Casalgrande lo stanno usando. Ed è solo l’inizio.

Mascherine innovative, ecco il premio Open Innovation

Nella prima fase della pandemia, inoltre, Nanoprom Chemicals ha prodotto delle mascherine innovative. Costituite al 45% di cellulosa e al 55% di poliestere, queste mascherine sono in grado di assorbire completamente l’acqua. Così facendo, il virus diventa inerte in otto ore e non c’è bisogno di incenerirle. Questa innovazione ha permesso all’azienda di Falleti di aggiudicarsi il premio Open Innovation delle piccole e medie imprese.

Numeri e prospettive di Nanoprom Chemicals

Leggendo la classifica del Financial Times si sobbalza. Nanoprom Chemicals, infatti, risulta essere la prima azienda chimica italiana e la quarta in Europa in termini di crescita economica considerando il 2022 e il 2023. Per niente male per una piccola azienda del reggiano che compare anche nel ranking “Leader della crescita 2022″del Sole 24 Ore. Il tasso di crescita, infatti, si attesta intorno al 54,76%.

Falleti ora vorrebbe che Nanoprom venisse riconosciuta come impresa B-Corp. La certificazione renderebbe ufficiale ciò che sul territorio già si sa: l’impresa non si limita a perseguire il profitto, ma si caratterizza per alti standard di performance sociali e ambientali. E questo va oltre alle innovazioni in campo sanitario, al progetto anti-sciacallaggio mirato ad evitare speculazioni sulle mascherine e a fornirle a prezzi accessibili. Per esempio, l’anno scorso un brevetto ha attestato che l’azienda fosse l’unica sul mercato a dare un’opzione alternativa alla galvanica. Grazie al progetto Nalucoat, nel quale ha puntato su tecnologia e materiali sostenibili, è possibile evitare di creare rifiuti speciali. Ennesima dimostrazione che il futuro è oggi e sono le imprese a renderlo possibile.

[Fonte: https://loccidentale.it/]