Ducati: c’è un segreto sulla Desmosedici vincente di Martin!

Il giovane pilota spagnolo ha colto la sua prima vittoria con la Ducati del team Pramac che in gara ha usato la nuova ruota anteriore Marchesini di colore chiaro. Adotta un trattamento con speciali vernici nanotecnologiche che hanno un forte impatto grazie al pregio di rifrangere il calore, contribuendo ad abbassare la temperatura di utilizzo del pneumatico. Il nuovo cerchio è stato usato nel weekend anche da Miller e Bagnaia.

Non l’ha notato nessuno, ma Jorge Martin il primo successo in MotoGP con la Ducati del team Pramac l’ha ottenuto portando al debutto un’interessante novità tecnica. La Desmosedici dello spagnolo si è schierata al via del GP della Stiria con un nuovo cerchio Marchesini nell’anteriore.

La soluzione non è facilmente riconoscibile per l’ormai costante presenza di parti in carbonio che tendono a carenare la ruota, ma la novità non poteva passare inosservata perché il cerchio in questione è stato verniciato di colore chiaro. Proprio come quello utilizzato da Jack Miller e Pecco Bagnaia sulla moto ufficiale in momenti diversi del weekend austriaco.

Ecco Jack Miller con la Ducati dotata del cerchio anteriore Marchesini trattato con nanotecnologie

È lecito chiedersi come mai i tecnici di Gigi Dall’Igna siano passati da una ruota tradizionalmente scura a quella chiara?
La risposta è semplice, perché la ruota è stata trattata con speciali vernici nanotecnologiche che hanno un forte impatto grazie al pregio di rifrangere il calore, contribuendo ad abbassare la temperatura di utilizzo del pneumatico.
Il cerchio in questione, fra l’altro, avrebbe altre particolarità: all’interno adotterebbe un trattamento chimico diverso rispetto a quello visibile all’esterno perché sarebbe utile a irradiare il calore dei freni e a stabilizzare la temperatura in quella che dovrebbe essere la finestra di utilizzo delle gomme Michelin.
La soluzione funziona in particolare con il disco anteriore Brembo ventilato: si tratta di una versione da 340 mm di diametro definita High Mass perché a fascia alta, in grado di estrarre meglio il calore nei circuiti più probanti.
La Marchesini è un marchio che fa parte del Gruppo Brembo e, quindi, gode delle conoscenze che la Casa bergamasca, leader degli impianti frenanti, ha sviluppato anche in F1, dove la gestione dei flussi nel corner ruota è molto più complesso di quanto fino ad oggi si è reso necessario in MotoGP.
Ciò non toglie che Marchesini possa beneficiare di alcuni concetti noti in F1 che ora vengono implementati anche nelle due ruote, in una simbiosi sempre più stretta fra impianto frenante come fonte di calore, il cerchio che contribuisce a distribuire la temperatura e le gomme.

L’argomento ha subito attratto i tecnici Ducati che hanno sviluppato un proprio filone di ricerca: inizialmente a Borgo Panigale hanno puntato su cerchi di magnesio grigi che si notavano di meno, ma non per questo sono meno utili alla funzione per i quali sono stati pensati.
Grazie a un migliore sfruttamento della gomma è possibile stabilizzarne il comportamento e, quindi, la durata contribuendo in modo significativo anche al miglioramento delle prestazioni.
Va detto che anche l’Aprila ha lavorato sodo in questa direzione. La squadra di Noale nei test svolti a Misano con Andrea Dovizioso come collaudatore aveva sperimentato i cerchi Marchesini bianchi, ma non ha ancora portato in gara le ruote chiare. Perché l’evoluzione sul tema è appena cominciata…

[Fonte: https://it.motorsport.com/ ]