F.One – Tecnica, la Nanoprom lancia il Q.R.S per i cerchi!

Dopo aver fornito all’OZ Racing il Polysil, la pellicola in silicio formata da nanotecnologie che permette di trattenere il calore del cerchio con l’obiettivo di mandare subito in temperatura le gomme nel primo giro di ogni stint (qualifica e gara), la Nanoprom, azienda di Sassuolo, ha già studiato un’interessante evoluzione del tema: il Quantum Radial System. Finora i tecnici hanno lavorato solo nella faccia esterna del cerchio, ma dentro al canale, facendo in modo che il calore generato dall’impianto dei freni si dissipi (la ruota arriva a picchi di temperatura che raggiungono i 200 gradi) evitando che ci sia lo smaltimento più rapido possibile grazie alle apposite canalizzazioni. Con le attuali gomme Pirelli il cerchio ha assunto una funzione secondaria che Gp dopo Gp prende sempre più importanza.
VETRO LIQUIDO L’applicazione è semplice: si spruzza il “vetro liquido” sul cerchio e si crea una pellicola di pochi micron (al tatto non si sente alcuno scalino fra la parte trattata e quella “nuda”) che, oltre a garantire una limitata conducibilità termica, associa un’elevata resistenza all’abrasione grazie alla durezza superficiale di questo materiale che offre anche un piccolo vantaggio aerodinamico visto che riduce le turbolenze generate nel cerchio per la rotazione della ruota. Senza dimenticare che la verniciatura tradizionale di una ruota di F.1 necessita di almeno 65 grammi di vernice, mentre con Polysil bastano appena 5 grammi!
NANOPROM FUCINA DI IDEE Ora a Sassuolo i geniali tecnici della Nanoprom diretti da Gianluca Falleti hanno studiato un nuovo trattamento che è finalizzato ad incrementare la temperatura nella faccia interna del cerchio: nell’immagine esclusiva che vi proponiamo, infatti, si vede il Quantum Radial System che è stato spruzzato con il potere di avere un’alta conducibilità termica. L’esatto contrario del Polysil! I test svolti hanno dimostrato un netto miglioramento del “warm up” nel cerchio e di conseguenza della gomma. Anche in questo caso sono state usate delle nanotecnologie (c’è chi pensa che si siano anche materiali di natura aerospaziale e militare!) ma senza avere come elemento di partenza il silicio.
NON C’E’ SOLO IL POLYSIL Di che si tratta? Per il momento la curiosità del Q.R.S. non può essere soddisfatta, perché il nuovo materiale è ancora top secret, ma sono diverse le squadre di Formula 1 che hanno già mostrato un grande interesse per questa innovazione tutta italiana. Qual è l’aumento di temperatura che si può ricavare da questo trattamento? Gli esperimenti sono iniziati con un guadagno di cinque gradi, ma i test svolti successivamente stanno portando a valori più significativi, tanto più che sarebbe possibile generare più calore laddove il progettista ne ha più bisogno.
COSTRUTTORI INTERESSATI Insomma, la sensazione è che la Nanoprom non voglia essere un’azienda che si voglia limitare ad offrire solo prodotti rivoluzionari, ma ha anche l’ambizione con la sua engineering di diventare consulente dei Costruttori, per sviluppare altre applicazioni che possono dare vantaggi prestazionali alle monoposto che rappresentano il massimo dell’espressione tecnologica moderna…

di Franco Nugnes – omnicorse

[Fonte: http://racingdinasty.wordpress.com]