GP Ungheria: Analisi Tecnica

Scopriamo le principali novità tecniche viste all’Hungaroring

Andiamo ad analizzare, tutte le modifiche tecniche viste in pista, sul tracciato ungherese dell’Hungaroring.

Red Bull
Nuova ala anteriore studiata per massimizzare la deportanza al’avantreno. Rispetto alla Germania è stata cambiato il disegno del terzo fap supplementare (1) con un aumento della corda ed è stata parzialmente chiusa la soffiatura (2) presente tra il profilo principale ed il primo flap.
Al retrotreno è stata aggiunta una soffiatura (3) sulla parte alta della deriva verticale (si è passati da tre a quattro soffiature).

A partire dal Gp di Silverstone (vedi foto vernice) gli ingegneri hanno lavorato con una cura quasi maniacale nella zona del diffusore in quanto è una zona molto critica della monoposto ed è fondamentale per generare carico aerodinamico. Anche in questa stagione, nonostante l’abolizione degli scarichi soffiati e la proibizione del FRIC, la Red Bull continua a sfruttare un assetto picchiato molto più pronunciato rispetto alle altre vetture. Per questo, gli ingegneri diretti da Newey, stanno lavorando sulla zona esterna del diffusore, in quanto una delle problematiche che si riscontrano su vetture che usano un assetto rialzato al posteriore è che un distacco eccessivo del fondo dal suolo comporta una perdita di effetto suolo in quanto si va ad ampliare eccessivamente la sezione di passaggio dell’aria tra il suolo e il fondo. Questo comporta un flusso d’aria più lento, minor depressione e ci può essere l’entrata di flussi laterali dall’esterno.

Ferrari
All’anteriore è stato utilizzata l’ala anteriore con doppia soffiatura sull’elemento principale (mainplane) che garantisce un buon livello di carico verticale senza compromettere la resistenza all’avanzamento della vettura. Al posteriore, durante le prove libere è stata provata sia la carrozzeria posteriore “chiusa” che quella con grandi sfoghi posteriori. Per qualifiche e gara è stata scelta la versione posteriore allargata.

Confermati i generatori di vortice nella parte centrale del diffusore che sono stati introdotti sulla F14 T durante il GP di Silverstone. Questi particolari aerodinamici vengono utilizzati per ritardare il distacco della vena fluida che investe la superficie dell’estrattore, aumentando l’effetto deportante.

Mercedes
Sulla W05 l’unica nota da segnalare è l’utilizzo, all’anteriore, di prese d’aria dei freni asimmetriche.
Questa soluzione, grazie all’utilizzo della vernice speciale (Polysil) utilizzata nei cerchi serve a non surriscaldare più del dovuto lo pneumatico anteriore sinistro che sul tracciato tortuoso dell’ Hungaroring è molto più sollecitato rispetto a quello destro.
Per la gara, Hamilton, dovuto partire dai box per il problema al motore accusato durante le qualifiche ha optato per le prese dei freni simmetriche. Sulla vettura del compagno di squadra, invece, vista la pioggia nelle prime fasi di gara, gli ingegneri hanno scelto di parzializzare con dello scotch la presa d’aria anteriore sinistra.

foto Craig Scarborough

Williams


Foto @Albrodpul

Sulla Williams è apparsa una piccola pinna sul roll bar per migliorare il flusso d’aria verso l’ala posteriore per incrementare la deportanza. Questa soluzione è utilizzata anche, dall’inizio della stagione, sulla Ferrari F14 T.

Confermate le branchie sulla pinna dorsale collocata nella zona terminale del cofano motore. Nella zona in cui la Williams ha collocato la pinna dorsale dotata di branchie si creano dei grossi vortici che investono l’ala posteriore riducendo la deportanza creata. Questi vortici si formano in quanto il cofano dovendo contenere il condotto dell’airbox ha una certa larghezza per poi chiudersi rapidamente nella zona terminale del cofano motore creando dei vortici. Per rendere il flusso d’aria meno vorticose, gli aerodinamici di Grove, hanno collocato, proprio in quella zona, la pinna dorsale con aggiunta di branchie.
In aerodinamica vale un principio interessante per la resistenza: i vortici grossi che si staccano dalle superfici sono molto “energetici” per cui per renderli meno energetici si cerca, si dice, di rompere le strutture turbolente fino a formare più vortici ma più piccoli. Meglio tanti piccoli vortici che uno grande. Ed è per questo motivo che gli aerodinamici introducono molto spesso sulle vetture rastrelli, pinnette o superfici seghettate. La loro funzionalità è quella di rompere i vortici grossi per ridurre le dimensioni delle strutture vorticose.

McLaren
Confermata l’ala dotata di seghettatura sul bordo d’uscita del profilo principale e sul bordo d’entrata del flap mobile in modo da ritardare il distacco della vena fluida che investe l’ala aumentando l’effetto deportante senza aumentare il drag complessivo.

McLaren ha posizionato, nella parte terminale del cofano motore, una doppia serie di tre branchie per favorire l’estrazione d’aria calda e garantire alla Power Unit di funzionare nel giusto range di temperatura.


foto @Graftechweb

Sauber
Sulla C33 per non compromettere l’affidabilità è stato utilizzato un cofano motore con dei grossi sfoghi al posteriore.


Sauber

Force India
Non è stato nemmeno provato il nuovo cofano motore introdotto durante i test di Silverstone che penalizza l’estrazione d’aria, migliorando l’efficienza aerodinamica. Gli ingegneri del team “indiano” hanno optato fin da subito per la soluzione “standard” dotata di prese d’aria supplementari collocate sopra l’airscope che incanalano aria fresca per raffreddare alcune componenti interne della vettura.

Lotus
Sul tracciato dell’Hungaroring è stata riproposta l’ala anteriore che era stata utilizzata anche nel precedente GP di Germania. Quest’ala, rispetto alla precedente versione, presenta delle modifiche nella zona della deriva verticale su cui è stato aggiunto un flap aggiuntivo triangolare e molto arcuato.

 

Per incrementare il carico al posteriore è stato cambiato l’estrattore dell E22. come potete osservare dal confronto in basso le le modifiche sono concentrate sulla parte alta del diffusore sove è stato cambiato il gurney flap per incrementare l’estrazione d’aria.

Ing.Cristiano Sponton

[Fonte: f1grandprix.motorionline.com]