Ferrari: ecco il cerchio che scalda le gomme

La nanotecnologia Polysil è prodotta a Sassuolo e permette di trattenere il calore delle frenate

Ecco un cerchio della Ferrari F138 che mostra al suo interno il rivestimento che è stato adottato per trattenere la temperatura che permette di far scaldare anche le gomme. La ruota assimila il calore (si arriva fino a 200 gradi) che viene sprigionato dai dischi dei freni nelle staccate e che di solito viene smaltito il più in fretta possibile con apposite canalizzazioni, ora assume una funzione secondaria che sta diventando sempre più importante con le attuali gomme Pirelli. Ogni squadra ormai adotta tecniche e materiali diversi. La OZ Racing ha chiuso un’importante collaborazione con la Nanoprom, un’azienda specializzata con sede a Sassuolo (a due passi dal Reparto Corse Ferrari) che produce il Polysil: la partnership è attiva in Formula 1 dal Gp della Malesia, ma è stata tenuta abilmente nascosta… Polysil è un prodotto nato per la nautica (è stato partner tecnico di Maserati, la barca di Giovanni Soldini) per la protezione delle superfici, costituite da strutture a base polimerica (gelcoat e vernici), metalli, leghe e vetro, mentre in Formula 1 ha trovato un’altra applicazione geniale: è una pellicola in silicio formata da nanotecnologie utile a mantenere il calore del cerchio proprio quello che serve ai team che cercano la competitività delle gomme già dal primo giro da qualifica. Si spruzza quello che è considerato un “vetro liquido” sul cerchio: l’efficacia è garantita da uno strato di pochi micron per l’elevata durezza superficiale di questo materiale che assicura pure una elevata resistenza all’abrasione. La verniciatura tradizionale di una ruota di F.1 costa circa 65 grammi, mentre con Polysil si scende clamorosamente a soli 5 grammi! Questo prodotto oltre a limitare la conducibilità termica ha dato anche qualche vantaggio aerodinamico visto che l’applicazione permette di ridurre le turbolenze che si generano nel cerchio. I tecnici della Formula 1 stanno valutando quali altre applicazioni potrebbe avere questa nanotecnologia, della quale sentiremo parlare ancora…

[Fonte: OmniCorse.it]